Analisi Favoriti Liegi-Bastogne-Liegi 2022: senza Tadej Pogacar in tanti ambiscono al suo trono
La Primavera delle classiche si conclude con la Liegi – Bastogne – Liegi 2022. La Doyenne, in programma domenica 24 aprile, chiude, come da tradizione, il Trittico delle Ardenne e offre agli specialisti delle classiche l’occasione di iscrivere il loro nome nel prestigioso albo d’oro e succedere a Tadej Pogacar. Il forfait improvviso del fenomeno sloveno, ovviamente, cambia le carte in tavola di una corsa che si preannuncia così ancora più incerta e combattuta con diversi corridori di primissimo piano che si giocheranno il successo finale. Si prospetta, quindi, una grande bagarre lungo un percorso che si conferma fedele alla tradizione con corridori dalla caratteristiche differenti pronti a darsi battaglia.
Albo d’oro recente Liegi – Bastogne – Liegi
2021 POGACAR Tadej
2020 ROGLIC Primoz
2019 FUGLSANG Jakob
2018 JUNGELS Bob
2017 VALVERDE Alejandro
2016 POELS Wout
2015 VALVERDE Alejandro
2014 GERRANS Simon
2013 MARTIN Dan
2012 IGLINSKIY Maxim
Favoriti Liegi – Bastogne – Liegi 2022
L’assenza dell’ultimo momento del campione uscente Tadej Pogacar, cambia ovviamente le gerarchie dei favoriti ed apre la corsa a soluzioni differenti con molti corridori che possono, a ragione, ambire a raccoglierne l’eredità sul traguardo di Liegi. La stessa UAE Team Emirates, che con la presenza del fenomeno sloveno sarebbe stata la formazione faro della corsa, dovrà inevitabilmente cambiare i propri piani, non essendo a questo punto più costretta a fare la corsa e potendo, quindi, agire “di rimessa”. Ovviamente l’assenza del due volte vincitore del Tour de France è un duro colpo, ma non mancano, all’interno della formazione emiratina, corridori in grado di cogliere un buon risultato, a cominciare da Marc Hirschi, qui già secondo nel 2020 e sesto nel 2021, che insieme al nostro Diego Ulissi, allo spagnolo Marc Soler e allo statunitense Brandon McNulty, proveranno a non far rimpiangere troppo il loro capitano.
Non mancano di certo i rivali agguerriti pronti ad approfittare dell’assenza del campione sloveno, su tutti Wout Van Aert (Jumbo-Visma), che non aver risentito troppo del Covid, come ha dimostrato alla Parigi – Roubaix di domenica scorsa, e che vorrà tornare al successo dopo la rinuncia forzata al Giro delle Fiandre e all’Amstel Gold Race. Il belga, alla sua prima partecipazione alla Liegi, ha ereditato i gradi di capitano della formazione giallonera dopo il forfait di Primoz Roglic, vincitore dell’edizione 2020, e sarà affiancato da Tiesj Benoot, a caccia del successo al termine di una stagione delle classiche vissuta da protagonista, e Jonas Vingegaard, che tuttavia finora non ha destato grande impressione nelle corse di un giorno.
Ha decisamente un conto aperto con questa corsa Julian Alaphilippe (Quick-Step Alpha Vinyl) che, dopo la beffa del 2020, lo scorso anno fu bruciato negli ultimi metri dalla rimonta del due volte vincitore del Tour de France. Il campione iridato sarà determinato a far risplendere la sua maglia arcobaleno sul traguardo di Liegi sperando di riuscire questa volta ad azzeccare i tempi giusti nel caso di un arrivo di un gruppetto ristretto, come avvenuto nelle ultime edizioni. La sua condizione, però, non sembra essere quella dei giorni migliori, dopo la caduta alla Freccia del Brabante e un non brillantissimo quarto posto alla Freccia Vallone, anche se, negli ultimi anni, il transalpino ha sempre saputo presentarsi al meglio agli appuntamenti che contano e la Doyenne è certamente uno di questi. La formazione di Patrick Lefevere potrà però contare anche su Remco Evenepoel, che nonostante sia al debutto in questa corsa, potrebbe avere il via libera per giocarsi le sue carte nel caso il compagno di squadra non sia al meglio. In ogni caso sarà interessante vedere come se la caverà il belga su queste strade, lungo le quali potrebbe dare vita, insieme al compagno francese, ad un interessante gioco di squadra per provare a risollevare le sorti di una primavera finora molto deludente per il Wolfpack.
Chi, invece, sta vivendo uno scorcio di stagione decisamente positivo è Dylan Teuns (Bahrain Victorious). Il successo di mercoledì alla Freccia Vallone è stato il coronamento di un mese di aprile corso sempre coi migliori, come dimostrano le top10 ottenute a Giro delle Fiandre, Amstel Gold Race e Freccia del Brabante, ed il belga si presenta con la voglia di continuare a cavalcare il momento di grazia. In casa Bahrain attenzione anche a Matej Mohorič, un altro corridore che sta attraversando un periodo di grande condizione. Il campione nazionale sloveno, dopo la vittoria alla Milano – Sanremo e il quinto posto alla Parigi – Roubaix, vorrà concludere alla grande la stagione delle classiche in una corsa che lo ha già visto quarto nel 2020 e decimo lo scorso anno. I due dovrebbero dividersi i gradi di capitani potendo contare anche sul supporto di compagni del calibro di Mikel Landa e Wout Poels, vincitore nel 2016.
Con più di una punta sarà anche la Ineos Grenadiers, che proverà a chiudere al meglio una campagna delle classiche finora trionfale. La formazione britannica sarà al via con corridori importanti come Daniel Felipe Martinez, che ha dimostrato una buona condizione col successo al Giro dei Paesi Baschi e il quinto posto alla Freccia Vallone, Michal Kwiatkowski, che in passato ha già chiuso sul podio questa gara, e Tom Pidcock, all’esordio assoluto alla Doyenne. Il talentino britannico, che non è sempre stato al top in questa primavera, è reduce da un ritiro alla Freccia Vallone, dunque le sue condizioni per domenica sono tutte da valutare.
Chi è sembrato in ottima forma sul Mur de Huy è ovviamente Alejandro Valverde (Movistar), che proverà ad andare a caccia del quinto successo nella classica belga, che gli permetterebbe di entrare nella storia eguagliando il record di Eddy Merckx. L’Embatido, che lo scorso anno chiuse ai piedi del podio, sarà alla sua ultima Liegi, dunque sarà estremamente motivato nel dare il massimo per essere là davanti a giocarsela nel finale. Guardando al risultato della Freccia Vallone e ai piazzamenti ottenuti finora in stagione, non sarà assolutamente da sottovalutare Aleksandr Vlasov (Bora-hansgrohe), che diversamente da Valverde sarà alla primissima partecipazione alla Doyenne. Le sue caratteristiche sembrano essere particolarmente adatte per far bene in questa gara, potendo contare inoltre su un’ottima condizione e su compagni di squadra come Sergio Higuita e Jai Hindley.
Finora positiva anche la primavera di Benoît Cosnefroy (Ag2r Citroën) che, dopo il beffardo secondo posto all’Amstel Gold Race, andrà alla caccia di un successo di prestigio in una corsa nella quale, tuttavia, non ha mai ottenuto buoni piazzamenti nelle sue quattro partecipazioni. Il francese però nelle ultime stagioni ha dimostrato di essere uno degli uomini più temibili quando si tratta di corse di un giorno ed è probabile vederlo battagliare coi migliori come spesso è stata in grado di fare in questo tipo di appuntamenti. Ma gli appassionati transalpini potranno sperare di esultare anche grazie ad altri corridori che hanno saputo mettersi in mostra nelle ultime settimane. A cominciare da Romain Bardet (Team DSM), fresco vincitore del Tour of the Alps e qui già sul podio nel 2018. Attenzione anche a Warren Barguil (Arkéa-Samsic), vincitore ad inizio mese del GP Miguel Indurain, sul podio alla Freccia del Brabante e tra i protagonisti alla Freccia Vallone, Guillaume Martin (Cofidis), vincitore nel 2015 della corsa riservata agli under 23, e Valentin Madouas (Groupama-FDJ), sul terzo gradino del podio del Giro delle Fiandre e che vorrà ripetere le gesta del compagno di squadra David Gaudu, quest’anno fermato dalla bronchite, che chiuse l’ultima edizione al terzo posto.
Questa corsa si addice particolarmente a Michael Woods (Israel-Premier Tech) che vanta ben cinque piazzamenti in top10 in sei partecipazioni, col secondo posto del 2018 come risultato migliore. Ci attendiamo, quindi, che il canadese possa essere tra i protagonisti anche quest’anno, potendo anche contare sul compagno di squadra Jakob Fuglsang, vincitore dell’edizione 2019. Tra gli specialisti delle corse di un giorno, attenzione anche a Bauke Mollema (Trek-Segafredo) e Tim Wellens (Lotto Soudal) che, pur non attraversando il momento migliore delle loro carriere, sono corridori da non sottovalutare in questo tipo di appuntamenti.
Tra i corridori da classiche potrebbero provare a mettersi in mostra anche Søren Kragh Andersen (Team DSM), che non si tira mai indietro quando si tratta di attaccare come fatto sia alla Milano – Sanremo che alla Freccia Vallone, e Michael Matthews (Team BikeExchange-Jayco), la cui condizione tuttavia è da verificare dopo il forfait alla Freccia Vallone. Mentre potrebbe tentare una tattica di corsa aggressiva la coppia della EF Education – EasyPost formata dall’esperto Rigoberto Uran e dallo statunitense Neilson Powless, spesso protagonista di attacchi da lontano.
Infine, le speranze dei tifosi italiani saranno riposte, ancora una volta, soprattutto su Domenico Pozzovivo (Intermarché-Wanty-Gobert), quindicesimo e migliore degli azzurri alla Freccia Vallone di mercoledì scorso, e Vincenzo Nibali (Astana Qazaqstan) che da ben dieci anni ha un conto aperto con questa corsa quando fu beffato dalla meteora Iglinskiy.
Borsino dei Favoriti Liegi – Bastogne – Liegi 2022
***** Julian Alaphilippe
**** Alejandro Valverde, Wout Van Aert
*** Matej Mohorič, Dylan Teuns, Aleksandr Vlasov
** Benoît Cosnefroy, Marc Hirschi, Remco Evenepoel, Tom Pidcock
* Warren Barguil, Tiesj Benoot, Michal Kwiatkowski, Daniel Martinez, Michael Woods
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